Monti Sartorius
Monti Sartorius

I Monti Sartorius, dedicati all’omonimo barone di Waltershausen, vennero originati dalla colata del 1865. La dedica allo scienziato non è casuale ma dovuta al fatto che il Sartorius ebbe la fortuna di trovarsi sul luogo nel momento in cui le bocche eruttive si aprirono e le descrisse, come era solito fare, in un suo manoscritto.

É un luogo che suscita un grande interesse botanico per la presenza di un vasto bosco di “Betula aetnensis”, una betulla endemica etnea relitto dell’ultima glaciazione. I coni di scorie laviche formano una cosiddetta “bottoniera” poiché si trovano allineati lungo la linea di frattura come fossero i bottoni di una camicia. Il sentiero sembra essere un giardino botanico con la presenza dell’Astragalo siculo, il Romice dell’Etna, graminacee come la Festuca e la Poa o cespi odorosi di Tanaceto. Alla base del primo monte si trovano delle bombe vulcaniche di dimensioni metriche che danno il nome al pianoro, noto come Chianu de Bummi (Piano delle Bombe). Lungo il sentiero è possibile ammirare Monte Frumento dell Concazze (2151 m.s.l.m.), il cono avventizio più grande dell’Etna, che risale ad epoca preistorica.

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